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ZANTE ROCCIOSA E SOLARE

(il piacere del silenzio)

Sì priva d'energia la mente

e cessa di battere il cuore.

Distesa marina s'aperse

su spiaggia dispersa isolata.

Dell'onde quieto l'oscillare.

Ecco del silenzio il piacere

ch'ascende in estasi solerte.

Ma sa di transizione il viaggio

a Zante rocciosa e solare:

torna ad accendersi la mente;

già sento palpitare il cuore.

*

Commento: 

Reputo codesto piccolo componimento in novenari sciolti molto ispirato. Lo scrissi all'aperto, su di una barca, durante un'estate, forse la più bella della mia vita, in cui ho raccolto pienamente i frutti maturi della mia solitudine. 

In verità, non ero solo a Zante, isola patria di un sommo poeta italiano; mi trovavo con il mio migliore amico, e la sua migliore amica, due anime altrettanto sole e bisognose d'amore come la mia. La barca ci portava su di una famosa spiaggia paradisiaca, sperduta e nascosta tra suggestive rocce. Lì ebbi appunto quell'ispirazione, e stesi di getto questi versi. 

La mente era priva d'energia, non in quanto stanca, ma in quanto rilassata: il cuore cessava di battere per via della quiete ariosa, mentre il Sole mi riscaldava il viso e l'acqua solcata dalla barca stillava piacevole e fresca sul mio corpo. Poi all'improviso vedemmo l'apertura dalla quale scorgemmo, come in una apparizione, la spiaggia anelata. L'oscillare delle onde era come una culla per me, ed io un bambino appagato da quelle coccole divine di una Madre più grande. Nessuno parlava, come incantati dalla visione; io provavo un immenso piacere. 

Poi mi risvegliai come dal sonno della meditazione. La ragione riprese il sopravvento sulla passione, e la mente ricominciò a pensare, il cuore a battere normalmente. Compresi allora che quello sarebbe stato un viaggio di transizione verso nuove e liete avventure.