sabato 11 aprile 2020

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ALLA LIBERTÀ
(Poesia blu)



Smaniosa michelangiolesca donna

dal corpo sì carnoso e nerboruto

muscoli intravedo sotto la gonna

sensuali, ed il mio amore è taciuto.

Incatenata schiava a una colonna

frantumi con un gesto risoluto

le tue catene, ché invero nessuno

potrà forzarti mai in dispregio alcuno.


Ma aperte invece braccia e gambe al volgo

lui offri le bellezze tue indulgenti

e al tuo popolo certo mi rivolgo

per risvegliar dal sonno le pie genti

ch'empiono la Terra; eppur mi dolgo

se la servitù uccide nostre menti.

Tale è il poter tuo, che questa brama

ceder non può nei cuori di chi l'ama.


Percorrerò tutti i sentieri a piedi

scalzo; le mie mani saranno reti

ch'accoglieranno i pesci che tu chiedi.

E pescatore d'animi assai lieti

fiero diserterò tutte le fedi

maschi e femmine a rendere più quieti.

Ecco: alle cascate dei tuoi seni

si dissetino i figli tuoi sereni!

*
 Commento:

Inizia ora una serie di tre componimenti in metrica tradizionale che io chiamo "poesie francesi", per il palese rimando ai colori della bandiera francese, blu, bianco e rosso, a significare i tre ideali illuministici di libertà, uguaglianza e fratellanza. 
La necessità di stendere questi versi mi venne dalla volontà di abbracciare quelle supreme idee sociali che stanno a fondamento della nostra comunità europea ancor oggi. Allo stesso tempo, credetti che non vi fosse forma migliore per incarnarle se non, in ordine: l'ottava rima ariostesca; il sonetto petrarchesco; e la terzina dantesca, associando dunque alle idee in questione tre sommi poeti della nostra tradizione letteraria, in una sorta di omaggio alla grande poesia. 
Questa prima, in endecasillabi, è rivolta alla libertà, paragonata a una donna. La classica struttura in strofe di otto versi, di cui sei in rima alternata e gli ultimi due in rima baciata, mi serve a descriverne le fattezze immaginandola come una donna muscolosa e prestante, come quelle femmine scultoree dipinte, ad esempio, da Michelangelo nella sua opera. Una donna appunto, che non può mai essere schiava, più forte di qualsiasi servitù, ed è proprio di tale sua sensualità potente che io mi trovo immaginariamente innamorato. 
Ella è anche generosa, in quanto dona a tutti il suo corpo, ovvero le sue grazie nude, e codeste grazie hanno il potere di risvegliare tutti i popoli alla coscienza della propria schiavitù, ribellandosi a questa condizione sino a sacrificare la propria vita pur di uscirne, con passione e ardimento. 
Infatti, la assimilo alla natura madre stessa che allatta al suo seno tutti gli esseri viventi, tutti senza esclusione nati liberi, giammai servi di alcun altro. Quindi, io, prometto, mi farò per sempre paladino di codesto bellissimo ideale, raccogliendo proseliti in suo favore e disertando ogni autorità che meschinamente imprigioni la vita degli uomini.  

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