venerdì 3 aprile 2020

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LA PERLA DEL RINASCIMENTO



Firenze, perla del Rinascimento

tu che le piazze in continuo fermento

tieni, e in una culla di cultura

florida stai come spiga matura;


tu che sì uniforme giammai ti crucci

della diversità che intorno accampa

e nel vin santo inzuppi i tuoi cantucci

e la chianina sul tuo fuoco avvampa:


trasmetterai la tua anima ai mondi

dello spirito facendone un laccio

ch’abbracci infine ogni città morente


oppur la vita tua sarà semente

di storie a venire, che in uno spaccio

d’arte immortale e d’umanismo esondi?



Ecco, vedo il Duomo e mi meraviglio

dei suoi colori e dettagli inumani

vedo freschezza perenne nel giglio

e nei decori signorili immani


di Palazzo Vecchio, ed eroismo

sale ascoltando l’estremo mutismo

delle Tombe Medicee, gloriosa

famiglia d’antichità numinosa.


E il David e il Perseo sorveglieranno

dall’alto delle lor scultoree forme

l’umanità che scorre nelle strade


a fiotti pel Lungarno e le contrade

e Ponte Vecchio traversando, l’orme

di bellezza nel cuor sempre saranno. 

*
Commento:

Questa poesia composta di due sonetti speculari (nel primo, si ha la strofa maggiore iniziale di rime baciate, la strofa maggiore successiva di rime alternate, e le due strofe minori presentano invece un legame di rime incrociate; nel secondo, si ha, al contrario, l'iniziale in rime alternate, la successiva in rime baciate, con le strofe conclusive identiche legate in rima baciata) in endecasillabi, fu scritta dopo un soggiorno a Firenze, la città che amo di più al mondo; più ancora di Roma, la mia dimora, nella quale abito sin dalla nascita. 
Ciò è legato alla storia della città, in tutto e per tutto intrisa di Rinascimento, l'epoca di maggior prosperità e fioritura culturale nella storia d'Italia - epoca cui un amante della cultura umanistica quale io sono non può non appassionarsi fervidamente -, nelle architetture come pure nei lasciti artistici che vi si ritrovano ovunque. Diversamente da altre città italiane, anch'esse splendide nei loro lineamenti e contorni storici, Firenze è un luogo uniforme, in cui non si trovano altro che superbe tracce di armonia rinascimentale, senza strati ulteriori d'arte sovrapposti. Perciò, passeggiando lungo le sue vie e il suo fiume, tra i meravigliosi scorci che regala agli occhi osservatori, sembra di camminare in un'altra era, diversa e più nobile rispetto alla misera e conforme era contemporanea. Allora mi auguro che questo spirito fiorentino, che lì si respira a pieni polmoni, ravvivi tutte le città moribonde, oppure che l'umanismo ritorno a noi generoso in un profluvio di vitalità mai più esperito. 
I principali monumenti cittadini sono quindi elencati come esempio di questa archetipica, somma bellezza, la cui impressione resterà - lo so - per sempre nel mio cuore di poeta. 

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